I luoghi irreali sono proiezioni fantastiche che si configurano in uno spazio reale ma alterato, ove un particolare o un’atmosfera offrono la chiave per il trapasso di dimensione.
Ciò che ho voluto rappresentare è la possibilità (l’infinità) di cambiamenti e di interpretazioni di situazioni conosciute che possono diventare qualcosa di analogo, di riconoscibile ma non abitabile, giusto il posto dove posare un pensiero. Lì si moltiplicano e deformano la realtà fisse in qualcosa di parallelo che non si incontrerà mai, o solo si sfiorerà.
Alcuni di questi dipinti sono stati generati da una unica immagine proveniente da un sogno, come la città si stendeva dall’inizio del giorno fino al calar del sole, e Le case insalubri (che si situano sotto il piano della strada, dentro ai contenitori contraddistinti da un anello), le bibite, e ovviamente London’s dream.
La dimensione fantastica viene ricercata con tecniche insolite come il trasferimento di immagine fatto per mezzo della trielina (noi tre, e la casa del signore di Horn), o con effetti dati dalla colla secca, come i sette quadretti. Rien ne remplace un ami fidele e snow fire, utilizzano invece la prima impermeabile copertura fatta di colori a cera o tempera, per poi essere rifiniti graficamente con matite o penna a inchiostro.

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