Trama del libro “Volerai
senza ali”
di M. G. Villa
La storia segue Nick il protagonista,
il quale vive la sua infanzia in un paese appartato e vicino alle montagne;
lì, tra gente conosciuta si dipanano tranquillamente le poche vicende
che caratterizzano il suo orizzonte. Ma qui nascono e si definiscono i sogni
di un ragazzo: l’ambiente che lo circonda e l’esempio di personalità
sportive del paese saranno condizionanti, in montagna c’è solo
lo sport come occasione per emergere.
Nick attraverso una preparazione puntuale ed esigente si fa notare nelle competizioni
sportive giovanili, mentre allegramente costruisce il suo personaggio eccentrico
e accattivante.
I risultati gli confermano le sue qualità, ma ciò non basta,
regole sempre più severe selezionano chi può andare avanti.
Nick accetta la sfida convinto che la sua forza di volontà unita a
una preparazione ineccepibile, lo potranno premiare. Pare finalmente che il
grande sogno si stia approssimando, Nick gioisce e condivide i magici momenti
con i compagni sportivi che gli stanno intorno al Centro Sportivo di Bologna.
Ma già si palesano le contrarietà e le prime incertezze: un
serio infortunio dell’amico, dei risultati ingiusti lo conducono a riconsiderare
le sue priorità. Che prezzo ha il sogno, quanti compromessi occorre
accettare per mantenerlo vivo?
Nick compie una scelta di rispetto per il suo corpo: il gioco non gli pare
corretto, ora cerca in espressioni più spontanee lo spazio per esprimersi,
e la montagna è il richiamo più forte nonché la sua tradizione.
Egli si sottometterà a quel mondo governato dalle leggi della natura,
anziché alla selezione decretata dagli uomini. Inizia così un’altra
preparazione. Le generose qualità di Nick saranno subito apprezzate
nell’ambito del suo nuovo incarico come soccorritore alpino. Peraltro,
il rigore professionale ha sostituito l’enfasi eroica che lo muoveva
durante i suoi primi confronti con la montagna. Egli avrà occasione
di misurare il limite delle sue forze e delle sue capacità psicologiche
nei momenti di un’immane una tragedia che accade nelle valli Himalayane,
che vedrà lui ed il suo gruppo, impegnati nel durissimo salvataggio
degli scampati. Per questa impresa saranno premiati dal Capo dello Stato O.
L. Scalfaro.
L’ambizione si alimenta di gioiosi nuovi obiettivi: è la vetta
del Gamspitz per una via nuova e problematica, la sfida che porta Nick alla
ribalta nella sua comunità. E dopo quel traguardo, altri si succedono,
i quali accrescono la sua fama. Lui intanto pianifica il futuro consapevolmente,
mentre dimostra che é in grado di realizzare i sogni. Ma una terribile
fatalità lo travolge durante un’ascesa.
L’autore si confronta
con gli obiettivi e la personalità di Nick. Attraverso le vicende narrate
nel libro, vi è uno scambio allusivo, a volte delicato ed etereo, a
volte grave; un’interferenza e un confronto a distanza coi suoi ideali,
coi suoi amici, con l’impegno di una vita. Nick c’è ancora,
dov’è Nick? Egli ha lasciato qua e là tracce del suo passaggio:
sulla montagna Gamspitz, alla gara intitolata a lui; oggi, altri giovani del
paese si fanno guidare dalle sue stesse ambizioni sportive. Molti ricordano
il suo spirito leggero e schietto, tuttavia severo di fronte a se stesso,
che l’ha portato a eccellere e a farsi amare.